martes, 4 de noviembre de 2008

La reforma de la reforma según Mons. Burke

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Monseñor_Burke

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Monseñor Burke, Prefecto del Tribunal Supremo de la Signatura Apostólica, ha concedido una entrevista a la revista Inside the Vatican. La última pregunta trata sobre la celebración de la Santa Misa en ambas formas del Rito Romano, y resulta interesante para conocer la opinión del prelado en relación a la reforma de la reforma.

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Usted ha apoyado mucho a grupos en St Louis que deseaban hacer uso de Summorum Pontificum. Con la liberación de las restricciones en la celebración de la antigua Misa, ¿es probable que crezca el movimiento en favor de la tradición, y qué efectos es probable que esto tenga en cuanto a la reforma litúrgica?


El Papa Benedicto XVI ha hecho claras sus razones para la promulgación de Summorum Pontificum, entre las que está el enriquecimiento de la Forma Ordinaria del Rito latino por medio de la celebración de la Forma Extraordinaria. Tal enriquecimiento será algo natural, dado que la Forma Ordinaria se desarrolló orgánicamente de lo que es ahora la Forma Extraordinaria. Cuanto más lleguen los fieles a apreciar la Forma Extraordinaria, tanto más llegarán a comprender la profunda realidad de cada celebración de la Santa Misa, ya sea en la Forma Extraordinaria como en la Forma Ordinaria. Si entiendo al Santo Padre correctamente, con el tiempo, puede tener lugar una posterior reforma de la Sagrada Liturgia, que utilice más completamente la riqueza de la Forma Extraordinaria. La legislación dada en Summorum Pontificum, estoy convencido, fomentará grandemente la reforma litúrgica, que era la meta del Concilio Ecuménico Vaticano II.

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Fuente: Inside the Vatican


Traducción: La Buhardilla de Jerónimo

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2 Comentarios:

LuisLiviaLuisa ha dicho

¡Hola!

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Con todo cariño, te invito a escuchar Tu Agenda Musical.

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Jesús te ama.

Luisa.

Anónimo ha dicho

E. Cuneo - D. Di Sorco - R. Mameli

INTROIBO AD ALTARE DEI

Il servizio all’altare nella liturgia romana tradizionale

Prefazione del card. Darío Castrillón Hoyos

Presentazione (di Daniele Di Sorco)

Da oggi è finalmente in vendita nelle librerie e su internet «Introibo ad altare Dei», il primo testo italiano di liturgia pratica dedicato alla forma straordinaria del rito romano scritto dopo l’uscita del motu proprio Summorum Pontificum. Frutto dell’iniziativa di tre giovani che si dedicano da anni allo studio della liturgia tradizionale, il libro si configura come un sussidio specificamente destinato ai laici che servono all’altare o hanno il compito di organizzare le cerimonie, ma rivolto anche ai seminaristi e ai sacerdoti che intendono approfondire gli aspetti fondamentali dell’antica liturgia romana. Si tratta, in breve, di un’esaustiva introduzione al rito tradizionale – accessibile anche ai non esperti – nella quale all’esposizione sistematica delle cerimonie della Messa, condotta con particolare riguardo alla situazione attuale delle nostre chiese, è associata una trattazione più generale sulle caratteristiche storiche e stilistico-liturgiche del rito nel suo complesso. Il Sommo Pontefice, come ricorda il card. Castrillón Hoyos nella sua prefazione al volume, ha chiesto «che i futuri sacerdoti, fin dal tempo del seminario, siano preparati a comprendere e a celebrare la santa Messa in latino, nonché a utilizzare testi latini e a eseguire il canto gregoriano» (Esortazione apostolica Sacramentum Caritatis). L’opera si articola in tre grandi sezioni tematiche. La prima (capp. I-II) è dedicata allo status giuridico del rito tradizionale in relazione al recente magistero della Chiesa e riveste una particolare importanza perché, grazie all’abbondanza della documentazione, consente un’interpretazione corretta e scevra da pregiudizi del motu proprio Summorum Pontificum; un capitolo è dedicato alla descrizione di tutti i libri liturgici in vigore nel 1962. Nella seconda sezione (capp. III-VII) vengono affrontati gli aspetti storico-stilistici più importanti della forma straordinaria del rito romano, con particolare attenzione alle varie classi di ministri della liturgia, agli elementi dell’arredo liturgico, all’arte e alla musica sacra. L’VIII capitolo analizza le parti della Messa da un punto di vista mistagogico, agevolando la comprensione del significato profondo dei gesti rituali e favorendo una actuosa participatio, non soltanto esteriore, ma anche esteriore, da parte dei fedeli. La terza sezione (cap. IX-X) è dedicata più specificamente alla liturgia pratica. Essa si propone di esporre in modo chiaro ed esauriente, con ampia citazione delle fonti, tutte le nozioni necessarie al laico che serve all’altare o si occupa di organizzare le funzioni (sacrestano o cerimoniere), ma anche ai sacerdoti che, celebrando nella forma straordinaria del rito straordinario, intendono acquisire le informazioni indispensabili sull’apparato liturgico, sulle caratteristiche rituali dei vari tipi di Messa e sui compiti dei laici che prestano servizio in chiesa. L’ultimo capitolo (X), dedicato alla Messa, si articola in tre parti. Nella prima è offerta una descrizione abbastanza approfondita dell’apparato liturgico, istituendo un confronto, quando necessario, tra la normativa della nuova e dell’antica forma del rito romano. La seconda analizza le differenze rituali e rubricali tra la Messa «letta» e «in canto», tema particolarmente importante, poiché nella liturgia attuale non esiste più alcuna distinzione reale tra i due tipi di funzione. La terza, infine, è dedicata alla descrizione particolareggiata delle cerimonie dei ministranti nei due tipi più frequenti di Messa, quella letta e quella cantata senza sacri ministri. Gli autori si augurano che il loro lavoro, per quanto modesto, posso contribuire in qualche modo alla conoscenza e alla diffusione del grande patrimonio liturgico della Chiesa cattolica. Il volume può essere acquistato dal sito della casa editrice Fede & Cultura (http://www.fedecultura.com/2008/11/introibo-ad-altare-dei-ecuneo-ddi-sorco.html) e in tutte le librerie (Isbn: 978-88-89913-92-5).